Padre Franco Franchini Agostiniano (O.S.A.)
(Fano 15.II.1923 – Fano 01.I.2007)
Padre Franco Franchini frate dell’Ordine degli Agostiniani d’Italia, presenti nella nostra città fino all’anno 2003, fu parroco della chiesa di Sant’Agostino per numerosi anni. Fu un vero amante della musica, una passione che aveva in sè e che sapeva trasmettere a chi lo frequentava ed a tutti i suoi fedeli, soprattutto ai giovani che guidò con entusiasmo costituendo una comunità giovanile. Era incarnato in lui il motto Agostiniano: “Chi canta prega die volte!”.
Il fatto di trovarsi poi ad insegnare religione presso il Conservatorio di musica della città di Pesaro, lo portava ad essere costantemente a contatto con numerosi ed importanti artisti, strumentisti e cantanti che frequentemente invitava nella nostra chiesa per cerimonie, concerti e serate.
Si devono a lui le puntuali celebrazioni in onore di Santa Cecilia, patrona della musica, i concerti a lei dedicati, il rapporto di stretta collaborazione ed amicizia tra la comunità parrocchiale e la direzione del conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro.
Innumerevoli i concerti di solisti qualificati eseguiti nella nostra chiesa.
Molti di questi musicisti sono oggi annoverati negli annali storici della parrocchia.
In lui l’ascolto della musica produceva un vero senso estatico, lo si ricorda con quel suo sorriso compiaciuto seduto sella panca della chiesa, a braccia aperte, larghe, appoggiate sullo schienale, così messo ad ascoltare con gli occhi socchiusi i melodiosi, “unici” suoni emessi dai fiati di un quintetto di ottoni, oppure la magnifica voce dell’organo, profusa dal magico tocco dell’organista sulla tastiera e sulla pedaliera del “Callido”.
Trasmise questo suo amore per la musica anche ai giovani della parrocchia: fu proprio lui a riorganizzare il coro alla fine degli anni ’60 in pieno periodo di riforma conciliare.
Permise, sapientemente, l’inserimento di nuovi strumenti musicali durante le funzioni liturgiche trovando così pieno consenso da parte delle nuove generazioni.
In quei periodi, fino alla fine degli anno ’80, la chiesa di Sant’Agostino, aperta ad ogni attività artistica, era diventata culla della musica prodotta nella Pesaro del tempo.