“…alzate le mani ,li benedisse. Mentre li benediceva si staccò da loro e veniva por- tato su, in cielo “ ( Lc. 24, 50-51)
Con l’ascensione di Gesù, con il suo corpo assente, sottratto agli sguardi e al nostro avido toccare, inizia la nostalgia del cielo. Aveva preso carne nel grembo di una donna, svelando il profondo desiderio di Dio di essere uomo fra gli uomini e ora, salendo al cielo, porta con sé il nostro desiderio di essere Dio.
L’ascensione al cielo non è una vittoria sulle leggi della forza di gravità. Gesù non è andato lontano o in alto o in qualche angolo remoto del cosmo. È “asceso”’ nel profondo degli esseri, “disceso” nell’intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come forza ascensionale verso più luminosa vita. A questa navigazione del cuore Gesù chiama i suoi. A spostare il cuore, non il corpo.
Il Maestro lascia la terra con un bilancio deficitario, un fallimento a giudicare dai numeri: delle folle che lo osannavano, sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne tenaci e coraggiose. Lo hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma lo hanno molto amato, questo sì, e sono venuti tutti all’ultimo appuntamento. Ora Gesù può tornare al Padre, rassicurato di avere acceso amore sulla terra.
Sa che nessuno di quegli uomini e di quelle donne lo dimenticherà. È la sola garanzia di cui ha bisogno. E affida il suo Vangelo, e il sogno di cieli nuovi e terra nuova, non all’intelligenza dei primi della classe, ma a quella fragilità innamorata.
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Nel momento dell’addio, Gesù allarga le braccia sui discepoli, li raccoglie e li stringe a sé, e poi li invia. È il suo gesto finale, ultimo, definitivo; immagine che chiude la storia: le braccia alte in una benedizione senza parole, che da Betania veglia sul mondo, sospesa per sempre tra noi e Dio! Il mondo lo ha rifiutato e ucciso e lui lo benedice.
Mentre li benediceva si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Gesto prolungato, continuato, non frettoloso, verbo espresso all’imperfetto per indicare una benedizione mai terminata, in-finita; lunga benedizione che galleggia alta sul mondo e vicinissima a me: Lui che benedice gli occhi e le mani dei suoi, benedice il cuore e il sorriso, la tenerezza e la gioia improvvisa! Quella gioia che nasce quando senti che il nostro amare non è inutile, ma sarà raccolto goccia a goccia, vivo per sempre. Che il nostro lottare non è inutile, ma produce cielo sulla terra.
È asceso il nostro Dio migratore: non oltre le nubi ma oltre le forme; non una navigazione celeste, ma un pellegrinaggio del cuore: se prima era con i discepoli, ora sarà dentro di loro, forza ascensionale dell’intero cosmo verso più luminosa vita.
P. Ermes Ronchi
GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
Domenica 29 maggio la si celebra la 56ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dal titolo “Ascoltare con l’orecchio del cuore” : questo è il tema del messaggio di papa Francesco per la giornata. “Il primo ascolto da riscoprire quando si cerca una comunicazione vera è l’ascolto di sé, delle proprie esigenze più vere, quelle inscritte nell’intimo di ogni persona. E non si può che ripartire ascoltando ciò che ci rende unici nel creato: il desiderio di essere in relazione con gli altri e con l’Altro. Non siamo fatti per vivere come atomi, ma insieme”.
PRIMA COMUNIONE
Siamo affettuosamente vicini,nella preghiera, ai bambini che oggi, domenica 29 maggio, alle ore 16:00, in Cattedrale, ricevono per la prima volta il grande dono del Corpo e del Sangue del Signore, nel sacramento dell’ Eucaristia.
CONCLUSIONE MESE MARIANO
Si conclude in questi giorni il mese tradizionalmente dedicato a Maria Santissima.
- Lunedì 30 maggio, alle ore 21:15, ci ritroveremo ancora una volta per la preghiera mariana serale in p.le Cinelli , davanti all’ Ospedale ( S. Lucia)
- Martedì 31 maggio, festa della Visitazione di Maria, concluderemo il mese mariano vivendo la tradizionale processione con l’immagine di Maria S.ma. La processione avrà inizio, alle ore 21:15 dalla chiesa di S. Lucia e si concluderà presso la chiesa di S. Agostino. Questo il percorso : v. dell’ Arco, p.le Antaldi, v. del Vallato, v. Mengaroni, v. Massimi, v. Mentana, c.so XI settembre, S. Agostino. La serata proseguirà con un momento di festa per tutti in p.le 1° maggio ( tutti coloro che possono e lo desiderano possono contribuire alla festa con un dolce, un salato o una bibita da portare e lasciare presso la parrocchia di S. Agostino nel pomeriggio di martedì 31). A questo momento sono tutti invitati e, particolarmente, i bambini e i ragazzi del Catechismo con le loro famiglie che così concludono il cammino di quest’anno.
CELLULE DI EVANGELIZZAZIONE
Venerdì 3 giugno, come ogni primo venerdì del mese, le Cellule parrocchiali di evangelizzazione si ritrovano in Cattedrale, alle ore 18:30, per la celebrazione dell’Eucaristia.
INCONTRO DI FINE ANNO DEI CATECHISTI
Venerdì 3 giugno, a conclusione dell’Anno Catechistico, i catechisti delle Parrocchie della nostra Unità Pastorale Centro si ritroveranno per il consueto incontro di verifica dell’ anno e in vista della ripresa, il prossimo autunno. Questo il programma :
- ore 18: 30 – partecipazione alla S. Messa in Cattedrale ( insieme con i gruppi delle Cellule di Evangelizzazione )
- ore 19 : 15 – incontro presso l’Oratorio di v. Arsenale e, a seguire, cena insieme, offerta dalla Parrocchia
VEGLIA DI PENTECOSTE
Sabato 4 giugno, alle ore 21:15, in Cattedrale, l’ Arcivescovo Sandro presiederà la solenne Veglia di Pentecoste. Invocheremo la potenza dello Spirito Santo, insieme a tutte le realtà ecclesiali della nostra Arcidiocesi, per una sempre più concreta e tangibile comunione.
VIVONO IN CRISTO
In questi giorni il Signore ha accolto nella sua Casa di luce e di pace CARLO BARBARINI, M. ELISA MALTONE RANOCCHI, CARLO ANTONELLI e BIANCA MASTROPAOLO. La nostra Comunità Cristiana si stringe con affetto, nella preghiera di suffragio, ai loro familiari